Predispone il progetto per iniziare i lavori per il palazzo nuovo, delinea la facciata e la corte d'onore interna, lavora ai bastioni, al Garritone al Bastion Verde, rimasti quasi immutati fino ad oggi (verso l'attuale Corso Regina).
Ingrandimento e migliorie del palazzo.
"Sbianchimento" della facciata e avvio della costruzione del Padiglione per l'ostensione della Sindone: si definisce così lo spazio della cosiddetta "piazzetta reale".
Ingrandimento e migliorie del palazzo.
Innalza la Cappella della Sindone: la stretta connessione del Palazzo con la Cappella destinata a contenere la preziosa reliquia, riflette un preciso intento politico da parte dei Savoia.
Sistemazione dei giardini affacciati sul Bastion Verde.
Progettazione degli ornamenti per il giardino.
Ampliamento e rivisitazione dei giardini con la realizzazione di bacini d'acqua e viali. L'unico bacino oggi superstite è ornato dal gruppo plastico dei tritoni, opera di Simone Martinez a metà Settecento.
Dopo l'acquisizione del titolo regio nel 1713 da parte dei Savoia, sono registrati notevoli ampliamenti nella struttura del Palazzo e viene predisposta anche la cosiddetta "zona di comando". La realizzazione di queste nuove opere è affidata al grande architetto siciliano Filippo Juvarra , i cui lavori più importanti nel Palazzo sono rappresentati dal Gabinetto Cinese e dello Scalone delle Forbici, oltre che dall'Appartamento d'Inverno del Re.
Definisce gli apparati decorativi degli ambienti al secondo piano e realizza la Sala delle Udienze, dove il raffinato gusto rocaille si esprime negli intagli, nelle specchiere e negli arredi.
Si occupa del riallestimento di alcune stanze del secondo piano e del piano terreno.
Realizzazione della scalinata e balconata del giardino.
Riallestimento di alcune stanze e del rondò, la nuova sala da ballo, oggi Sala della Rotonda, che ospita parte delle collezioni dell'Armeria Reale.
Artefice di alcuni lavori di trasformazione radicale del palazzo e del riallestimento di numerose sale in chiave neoclassica. Sostituisce l'antico padiglione per l'ostensione della Sindone con una grandiosa cancellata in ghisa dominata dalle statue equestri delle figure mitologiche di Castore e Polluce.
Lavori di trasformazione del palazzo.
Si occupa della trasformazione dello Scalone d'Onore, secondo un programma iconografico teso a illustrare i grandi uomini e i fatti della storia sabauda.
Ufficio preposto alla tavola reale (fino al 1880). Sovrintendeva tutti gli altri uffici
Aveva cura della preparazione delle pietanze per i pasti del re e della sua corte
Si occupava dell'acquisto e della distribuzione del pane, della preparazione e del servizio della tavola reale, della pulizia e della custodia del vasellame e del necessario per la tavola
Responsabile dell'acquisto, conservazione e distribuzione di vini e liquori
Provvedeva all'acquisto di frutta e degli ingredienti per la preparazione di dolci e caffè
Giorni di Grasso
Giorni di Magro
oggetti da cucina
utensili per la pasticceria
utensili per le "batterie da caccia"
utensili per le "batterie da viaggio"
utensili per le "batterie da campagna"
Giovanni Vialardi fece carriera a Casa Savoia dal 1831 al 1853, prima come garzone, successivamente come aiutante cuoco fino a diventare capo cuoco e pasticcere. Nel 1854 Vialardi diede alle stampe il suo Trattato di cucina, pasticceria moderna, credenza e relativa confettureria, un manuale rivoluzionario per l’epoca contenente oltre duemila ricette, relative alle varie regioni del Regno di Sardegna (piemontesi, valdostane, nizzarde, genovesi e sarde). Vialardi è diventato uno dei simboli della cucina piemontese e figura importante nella cucina in generale, perché tra i primi a codificare anche le dosi degli ingredienti con il sistema decimale.